La Prealpina, sabato 7 Aprile 2018

Qui vinciamo e seminiamo

Michele Forte racconta l’emozione Futura Giovani

“Chissà chissà domani, su che cosa metteremo le mani”. Inizia così “Futura”, la canzone di Lucio Dalla che circa vent’anni fa fu fonte di ispirazione nel dare il nome alla Futura Volley, la creatura della famiglia Forte. Ed in attesa di mettere le mani su una promozione in B1 che solo l’aritmetica ancora nega, la Futura Giovani si gode la Coppa Italia, primo trofeo della sua nuova storia partita dalla B2 tra l’entusiasmo di vecchi e nuovi sostenitori. “La prima cosa che mi è passata per la testa dopo la vittoria è stata la consapevolezza di aver regalato tanta felicità alle persone che hanno creduto in questo progetto – racconta ancora emozionato Michele Forte, anima della Futura -. Vederli festeggiare come bambini è stato troppo bello, un’emozione indescrivibile”.
La mente di Michele Forte corre veloce all’indietro, riportando in superficie le sensazioni del primo trofeo conquistato dalla Futura allora targata Yamamay nel 2010, la Coppa CEV. “Quello fu speciale – ammette -. Soprattutto perchè centrato con un gran gruppo di persone. Ma quando vinci una gara da dentro o fuori, che sia A1 o B2, l’adrenalina è a mille ed è sempre fantastico”.
Smaltita la sbornia dei festeggiamenti, per la Futura è però già tempo di rituffarsi in campionato; c’è un altro obiettivo da centrare: la B1.
“Sono scaramantico e non ne parlo – si nasconde Forte -. Dobbiamo tornare subito con la testa a quel traguardo, le ragazze non devono sentirsi appagate; la società non lo è, con quel giusto pizzico di presunzione e sana ambizione”.
“Ci diamo due anni per vedere che cosa siamo in grado di fare” – aveva annunciato lo stesso Michele lo scorso ottobre alla presentazione in grande stile della Futura.
Pochi mesi sono trascorsi ed il club biancorosso ha dimostrato di saperci fare, non solo sul campo.
“Siamo andati oltre le più rosee previsioni; abbiamo lavorato bene sia come società che come squadra, le ragazze sono state bravissime. Ci sono Cialfi e Francesconi, vero, ma tutte hanno reso al 100% in un ambiente ideale e questo fa la differenza – spiega Forte che poi analizza anche gli aspetti extra campo -. Stiamo seminando per trovare nuovi investitori ma ora è presto per raccontarlo. Solo un anno fa stava prendendo corpo la nostra avventura, di strada ne abbiamo già fatta tanta ma serve uno sponsor che possa dare il nome alla squadra”.
Sempre con un occhio di riguardo al settore giovanile. “Vogliamo valorizzare il più possibile le risorse del territorio. Puntiamo a crescere in maniera graduale ma costante e la prima squadra deve essere il veicolo trainante per far sbocciare talenti costruiti in casa”. Visti i risultati ed il grande riscontro ottenuti in questa stagione, il futuro si preannuncia roseo. “Sono allibito da quante persone ci stiamo seguendo – ammette l’indimenticato presidente del triplete bustocco -. Non me lo aspettavo: la gente si diverte a veder giocare ragazze che non mollano nemmeno un pallone. Niente voli pindarici però per ora, viviamo alla giornata sperando a breve di poter festeggiare ancora”. E allora… “aspettiamo senza avere paura, domani”.

Samantha Pini