La Prealpina del Lunedì, 26 Novembre 2018

La Futura verso un’altra partita da super brividi

Sabato nuovo scontro in vetta: arriva il Lecco

Come cambiare la visione di una stagione in 42 giorni, firmato Futura Giovani. Sono infatti bastate sette partite per cambiare il motto biancorosso di inizio campionato: quel “pensiamo a divertirci e dare fastidio” da sabato sera è sparito dallo spogliatoio bustocco lasciando simbolicamente spazio ad un “pensiamo a vincere che la promozione non è impossibile” che nessuno pronuncerà mai ma che, numeri alla mano, deve diventare il mantra di Cialfi e socie. Se in sette partite, tutte vinte, puoi mostrare scalpi eccellenti come quelli di Albese, Offanengo, Trescore e Vigevano – ossia quattro delle “otto sorelle” designate lo scorso 13 ottobre – non puoi far altro che cambiare orizzonte e guardare con fiducia alla promozione. Sabato al San Luigi arriva l’altra capolista Picco Lecco per chiudere il cerchio: un successo proietterebbe le cocche sole in vetta e con un calendario che, da qui alla sosta di fine andata (20 gennaio), prevede Palau, Settimo, Ostiano, SDV e Garlasco. Ipotizzare un percorso netto non sarebbe utopistico (anche perchè la sfida sulla carta più complicata, contro Settimo, si giocherà a Sacconago) ed allora il girone di ritorno diventerebbe una lunga rincorsa verso la A2. Certo, tra questo sogno e la realtà c’è una Picco che sabato non verrà certo in gita: la banda di coach Milano è stata considerata la grande favorita insieme ad Offanengo e sta mantenendo il pronostico. Ecco perchè far bene contro Stomeo e compagne avrebbe un senso grande così ed aumenterebbe stima e fiducia in un gruppo che oggi viaggia a cento all’ora. Se la Futura ride, a 20 chilometri di distanza la SDV continua a piangere. Nemmeno lo scontro diretto con Lurano – uniche due squadre, prima di sabato, ancora ferme a zero punti – ha sbloccato una squadra che si “ostina” a giocare bene con le grandi ma a fare tremendamente fatica con le piccole (dopo il “disastro” di palau ecco il ko contro uno Pneumax non certo irresistibile). Alle varesine, migliori in attacco (35% contro il 31% avversario) ed in ricezione (58% di positiva e 45% di perfetta, le ospiti si fermano al 55% ed al 38%), mancano i guizzi nei momenti che contano ed una migliore gestione dell’errore: nell’1-3 finale, infatti, pesano i regali (30 nel complesso), spesso e volentieri “elargiti” quando il pallone scotta, più che i 31 punti fatturati dalla coppia Zanello-Cagnoni.