Martedì 15 Ottobre 2019

Inesperienza e centimetri, ecco i guai della Futura

Zero punti e zero set vinti in due giornate non sono il miglior viatico possibile per la Futura Giovani, che ha approcciato il campionato di A2 con la titubanza di una matricola al primo esame contro avversarie magari non più forti sulla carta ma sicuramente più esperte. Cus Torino e Acqua&Sapone Roma non sono due corazzate e non hanno giocatrici che “spaccano”, ma sono solide, regalano poco e soprattutto sui… doni biancorossi (addirittura 42, equamente distribuiti tra le due gare) hanno costruito quelle vittorie che le bustocche non sono mai riuscite a mettere in discussione. I tre set di domenica alla Honey Sport City di Roma, infatti, non hanno sostanzialmente mai avuto storia, se è vero che la formazione di Micoli a metà parziale aveva già indirizzato la contesa: il 16-11 della prima frazione, addirittura il 16-8 della seconda e il 16-10 della terza sono passaggi che sottolineano come le cocche non abbiano trovato soluzioni al gioco orchestrato da Balboni. Non inganni il tentativo di rimonta di primo e terzo set (doppio 23-21), anzi proprio in quel frangente s’è rivista tutta la fragilità attuale della banda di Lucchini con l’errore in battuta di Zingaro a sigillare la prima frazione e la doppietta di Arciprete a infiocchettare il 25-21 che ha chiuso la contesa. La sensazione, lasciata anche dopo lo 0-3 subito per mano del Cus Torino, è che in queste prime due giornate siano emersi in modo molto evidente i due principali problemi di questa Futura: inesperienza e mancanza di centimetri. Sul secondo aspetto c’è poco da fare, la scelta societaria è stata questa e non si può tornare indietro, almeno sino alla riapertura del mercato di gennaio. Invece si può, e si deve, lavorare sul secondo aspetto perché quando non hai in squadra chi possa mettere a terra i palloni che scottano (ossia quel che ha fatto proprio Arciprete nel momento della rimonta biancorossa) o trovi il modo di coinvolgere tutte le attaccanti, cosa che sinora non è successa, oppure ti affidi a chi conosce la categoria e sa trovare la palletta per mutare l’inerzia. Il problema è che oggi la Futura questa giocatrice non ce l’ha perché Zingaro – comunque piaciuta per larghi tratti del match – è troppo leggera, Pistoiesi va a corrente alternata e Latham non ha ancora ingranato. Proprio il rendimento sin qui negativo della texana (a destra nella foto di Giovanni Pini) è uno dei fattori di maggior preoccupazione a lungo termine: la doppia sostituzione nella seconda metà di secondo e terzo set sottolinea come l’impatto del prodotto di Denver non sia stato facile. Nessuno, almeno sinora, ne mette in dubbio la centralità del ruolo e la sua importanza, urge però che lei inizi a capire che la serie A non è il college. Dalla sua crescita e dalla sua maturazione passano la crescita e la maturazione di tutta la Futura.