Lunedì 7 Ottobre 2019

Futura, è un crollo inatteso

Torino mette fine all’imbattibilità del San Luigi. Cocche deludenti

BUSTO ARSIZIO – L’atterraggio sul pianeta A2 si rivela parecchio difficoltoso per la Futura Giovani, che all’esordio davanti al proprio pubblico è costretta a lasciare strada ad un solido Cus Torino. Il Palasport San Luigi fa registrare il tutto esaurito, la cornice è davvero suggestiva; ma quello che per due stagioni di serie B è stato il fortino inviolabile delle cocche, in A2 diviene terreno di conquista al primo tentativo. Troppo tenera la squadra di Matteo Lucchini, che gioca bene solo metà del primo set salvo poi perdersi per strada riaccendendo la luce troppo ad intermittenza. E siccome non è Natale, il Cus non è in vena di fare regali, non perdona nulla e una volta prese le misure spinge forte sull’acceleratore chiudendo i conti con un 3-0 forse sin troppo penalizzante per le biancorosse. In avvio coach Lucchini si affida a Cialfi in diagonale con Latham, Sartori e Veneriano al centro, Garzonio libero e alla coppia Pistolesi-Pinto di banda lasciando in panchina Zingaro, condizionata da un affaticamento muscolare alla coscia. Le prime battute di gioco lasciano presaghe un match in cui Cialfi e compagne possono dettare i ritmi: il 5-1 gasa il San Luigi e sembra dare fiducia alla Futura, avanti fino al 16-14. Poi il primo black-out: parziale di 1-7 per il Cus che inizia ad alzare l’intensità difensiva e a non sbagliare più nulla. I ruoli si invertono e Busto fatica in maniera incredibile sin dalla ricezione, col servizio ospite che crea parecchie difficoltà. Sul 17-21 un paio di errori anche banali delle biancorosse dilatano in maniera decisiva il divario. Il secondo parziale non ha quasi storia: 8-13, 12-21 i passaggi con cui Torino amministra il match ben diretto in regia da Rimoldi e con la mancina Michieletto a fare malissimo alle cocche. Nella terza frazione Lucchini gioca la carta Zingaro, con la schiacciatrice classe 1993 che prova a dare la scossa alle sue. La Futura mette in campo più cuore e carattere ma sull’11-9 non sa sfruttare l’inerzia a proprio favore: Latham su fa murare da Lotti aprendo la strada alla rimonta ospite e una volta messa la testa avanti (13-14) Torino non si volta più indietro.

Samantha Pini

LE VOCI – Lucchini: “E’ mancata la fase break”

(S. Pi.) -A fine partita il meno sorpreso per lo 0-3 sembra quasi Matteo Lucchini. «Era il Cus che avevamo studiato a video e che ci aspettavamo – attacca il coach biancorosso -. Da parte nostra non ha funzionato la fase break e non le abbiamo mai messe in difficoltà riuscendo a creare dei parziali più lunghi a nostro favore. Torino ha giocato bene e difeso tutto noi invece ci siamo mostrati un po’ immaturi non riuscendo a rimanere nel match appena un paio di palloni sono andati male. C’è da lavorare tanto in settimana per mettere a posto quelli che definirei dei macrodettagli». Il tecnico della Futura trova però anche qualcosa di positivo. «Salvo l’inizio del primo e del terzo set e il cambio palla, tranne 2 o 3 rotazioni. La cornice del palazzetto era bellissima: dobbiamo essere bravi a canalizzare questo entusiasmo, farci spingere dal pubblico per fare di ogni gara una battaglia».

LACRIME BIANCOROSSE: “CI VOLEVA DI PIU'”

(S.Pi.) – Le lacrime scorrono lungo le guance di Benedetta Sartori, delusa per un esordio ben diverso dalle aspettative. «L’ansia per il debutto in campionato c’era ma nonostante questo siamo partite bene – racconta la centrale biancorossa -. I problemi sono arrivati dopo, con una difesa non all’altezza e l’ansia che è salita. Credo sia stata anche una questione mentale ma sono sicura che possiamo crescere». L’ingresso di Serena Zingaro nel terzo set ha provato a scuotere le cocche che hanno abbozzato una reazione senza però riuscire a girare l’inerzia della partita. «Abbiamo dato tutte il massimo – il parere della schiacciatrice classe 1993 -. Solo che ci sono alcune cose da sistemare, su tutte il lavoro a muro-difesa che di solito funziona mentre in questa occasione è mancato. Ovvio che ci aspettavamo un match più combattuto, avremmo voluto strappare almeno un set; Torino però ha battuto molto bene ed è stato davvero ordinato in campo, cosa che invece a noi è mancata. Nessun allarmismo ovviamente per questa
sconfitta, torneremo in palestra per lavorare ancora più duramente». Ben altri volti in casa Cus, con il tecnico Mauro Chiappafreddo che analizza in maniera lucida e obiettiva la gara. «Siamo riusciti a tirarci fuori da un avvio non positivo in cui eravamo troppo contratti e fallosi. Abbiamo riorganizzato muro e difesa, ridotto gli errori mantenendo, da lì in avanti, il controllo».
Il coach ex Villa Cortese ha però parole d’elogio per la Futura Giovani. «È una squadra coriacea con una gran difesa – chiude -. Ha due posto-4 molto tecnici e una buona opposta: il campionato è lungo e avrà modo di crescere». Una delle migliori in campo è stata senza dubbio Rebecca Rimoldi. Siamo una squadra che deve sempre lavorare duro e per noi ogni match sarà una battaglia. Non è stata facile: siamo state brave a fare il nostro gioco e a limitare quello della Futura. Ci abbiamo messo un po’ a carburale ma una volta ingranato, siamo andate avanti sicure».
In tribuna, tra i tanti volti noti, anche quello di Adriano Carnaghi, sponsor del Villa Cortese dei miracoli. «Il richiamo del volley si fa sempre sentire solo che ora sono meno coinvolto e quindi mi arrabbio meno – racconta con un gran sorriso -. Ovvio che i ricordi ci sono, tanti e molto belli come ad esempio la rivalità con Busto e la gran passione che c’era ai tempi del derby. Sono qui perché mi hanno invitato e le sensazioni sono un mix tra curiosità e nostalgia. Se tornerò a vedere la Futura? Perché no !».

VOTI & NUMERI – Sartori ci tenta sempre, Pinto parte bene, Zingaro entra e prova a dare la scossa

CIALFI 5,5 – Perde il duello con una Rimoldi impeccabile. Fatica con Latham e Sartori che non riesce a servire con palloni puliti.
LATHAM 5,5 – Suo il primo punto in A2 della Futura poi… tantissima fatica ad andare a terra. Troppe pallette e poca potenza. Lascia il segno a muro.
VENERIANO 5,5 – Prestazione impalpabile. Non lascia mai il segno a muro e non ha occasione di essere coinvolta in attacco.
SARTORI 6 – Fatica a trovare l’intesa con Cialfi che solo nel finale la serve con più continuità. A muro tocca parecchi palloni e può diventare un fattore.
PISTOLESI 5,5 – Lavora molto bene in ricezione: attenta e precisa. In attacco spreca davvero tanto e viaggia troppo a corrente alternata.
PINTO 6 – Un buon primo set in cui si fa trovare sempre pronta poi si smarrisce col resto della squadra. Nel terzo lascia il posto a Zingaro.
GARZONIO 6 – Regge la ricezione con Pistolesi con la quale ha però qualche incomprensione. In difesa ci mette tanto carattere e lotta fino alla fine.
ZINGARO 6 – Prova a dare la scossa e non va male. Presente in ricezione, in attacco fa quel che può nonostante qualche acciacco.