Martedì 22 Settembre 2020

Volley, Veneriano sicura: «Lezione imparata»

ruciava nell’immediato dopo-gara, brucia quasi di più a freddo la sconfitta che la Futura Giovani ha incassato nell’esordio di campionato contro Sassuolo. Un match che la squadra di Matteo Lucchini si è progressivamente vista sfuggire di mano e che non è riuscita a raddrizzare nemmeno dopo un rassicurante avvio di tie-break. «È stata una partita strana – attacca Martina Veneriano, centrale biancorossa -. Abbiamo giocato due buoni set nonostante un Sassuolo da subito combattivo; poi però ci siamo perse strada, peccando di lucidità e pagando, forse, una condizione fisica non ottimale».

La giocatrice ligure classe 1995 entra poi nel dettaglio di ciò che non ha funzionato al meglio. «Siamo mancate soprattutto nella correlazione muro-difesa – spiega -. Loro sono state più brave di noi: avevamo l’impressione che fossero su ogni pallone, pulite ed ordinate nei raddoppi. Le nostre soluzioni erano leggibili mentre facevamo fatica a leggere le loro».
Pur senza Rebecca Latham e con Federica Carletti out dalla fine del quarto parziale (la schiacciatrice ex Montecchio ha accusato un crampo alla gamba sinistra ma sarà sottoposta ad accertamenti), la Futura sembrava ormai ad un passo dalla vittoria, con il 7-2 del tie-break che grida vendetta.
«Abbiamo giocato il quinto set con tre centrali in campo – spiega Veneriano -. Appena la palla si è staccata da rete abbiamo perso soluzioni e siamo state costrette ad attaccare palloni scontati. In quegli ultimi punti avremmo avuto bisogno di un’uscita sicura visto che la ricezione era un po’ sotto pressione. Ho percepito fatica, eravamo alla canna del gas e avremmo avuto necessità di un opposto in campo. Diciamo che la fortuna non ci ha aiutato». Il maggior rimpianto delle cocche va però ricercato avvolgendo ancora un po’ il nastro.

«A mio giudizio è stato il terzo set. Avanti due a zero abbiamo spento tutto, c’è stato un black-out e resto convinta che la partita si sarebbe potuta chiudere prima e in modo diverso – il pensiero di Martina, che poi torna a battere sullo stesso tasto -. Nella passata stagione il muro-difesa era il nostro punto di forza, quest’anno siamo più attrezzate in attacco ma non si può comunque prescindere da quella correlazione: se non si è ordinate e non si costruisce da lì il gioco poi è dura, specie contro squadre ben attrezzate».
I test precampionato ben giocati contro formazioni di A1 avevano forse illuso le cocche? «Diciamo che dal punto di vista mentale le gare contro Chieri piuttosto che Cuneo o Bergamo non ci hanno aiutato dal punto di vista – ammette Veneriano -. Sai che affronti qualcuno di più forte, non una squadra con cui te la giochi ad armi pari e non eravamo pronte all’atteggiamento aggressivo tipico di un gruppo giovane come quello di Sassuolo».
Occorre però che la Futura Giovani faccia subito tesoro di quanto accaduto all’esordio visto che domenica sarà ospite del Club Italia, altra formazione “green” e arrembante. «Abbiamo imparato la lezione – chiude la centrale alla sua terza stagione a Busto -. Dovremo cancellare il primo match portandoci dietro solo le cose buone e lavorare duro in settimana su ciò che è mancato domenica. Servirà un atteggiamento diverso, vincente: dovremo essere ciniche e spietate e aggredirle da subito».

Samantha Pini