Lunedì 21 Settembre 2020

La Futura si spegne e va ko

Avanti 2-0 le cocche perdono Carletti e finiscono le energie

Indossare i panni della squadra da battere non è cosa tanto semplice. Lo ha capito in fretta la Futura Giovani, che all’esordio stagionale finisce battuta in rimonta da uno sbarazzino Sassuolo. Partita dai mille volti e dalle mille emozioni quella giocata in un San Luigi animato da una spruzzata di pubblico ma che vede interrotta a quota sette la striscia di successi aperta la passata stagione. La squadra di Matteo Lucchini, a dispetto di un precampionato di buon livello, si è mostrata ancora un cantiere aperto e alla ricerca dei giusti equilibri, che solo a tratti hanno permesso alle cocche di accendersi con efficacia. L’infortunio di Rebecca Latham ha obbligato il tecnico biancorosso a varare l’assetto con Federica Carletti in posto 2 e Serena Zingaro di banda per sopperire all’assenza dell’opposta, fermata da uno strappo addominale il cui recupero è valutato in un paio di settimane, senza l’intenzione di forzare i tempi. La Futura Giovani ha dato l’impressione di poter reggere riuscendo a portare a casa, sia pure con enorme fatica, i primi due parziali. La sensazione palpabile era però quella di una squadra priva di continuità e soprattutto ordine, capace solo a sprazzi di lasciar intravedere il suo potenziale. Così, a Sassuolo è bastato trovare in corsa il giusto assetto, con Pasquino in palleggio, Salinas di banda accanto ad una Antropova devastante (classe 2003, 202 centimetri, segnatevi questo nome), per mandare in tilt le bustocche. Il risultato è stato il due pari palla al centro e una Carletti out per crampi perché, si sa, la sfortuna ci vede benissimo. Lucchini le prova tutte inventando un sestetto con tre centrali, Lualdi e Zingaro provano a suonare la carica (6-2, ancora 13-11) ma nella volata finale un dubbio attacco out del capitano biancorosso e l’ennesimo muro ospite (alla fine saranno 17) di Antropova su Michieletto consegnano a Sassuolo il successo.

Samantha Pini

Le voci – «Occasione sprecata, ma niente scuse»

ZINGARO «Dovevamo cogliere l’occasione del terzo set e invece ci è sfuggita di mano. Una sconfitta che non rappresenta una tragedia quanto piuttosto lo spunto per lavorare ancora di più. Entrambe le squadre volevano vincere, merito a Sassuolo ma le colpe sono anche nostre».

MICHIELETTO «Le numerose e diverse emozioni dell’esordio si sono viste tutte in campo. Questa non deve però essere una scusa. Ci è mancato ordine, soprattutto a muro-difesa e in battuta. Purtroppo la capacità di avere continuità non si raggiunge in fretta ma serve lavoro, tanto lavoro».

GARZONIO «Abbiamo messo tanta intensità nei primi due set, sprecando tante energie senza però essere lucide e precise. In battuta siamo andate in calando, Sassuolo ha ricevuto bene e questo ha permesso loro di fare molto bene in attacco».

Lualdi e Garzonio tengono, Zingaro giù; Nicolini senza continuità, Sartori entra tardi

Nicolini 5,5 – Paga l’emozione dell’esordio. Un ace sembra sbloccarla ma non dà l’impressione di avere ancora ben salda in mano la squadra.
Carletti 6 – Il Jolly del mazzo biancorosso si disimpegna bene nel ruolo di opposto martellando senza soluzione di continuità il campo avversario.
Lualdi 6,5 – Parte col freno tirato poi pian piano ingrana e fa vedere buone cose in fast e a muro dove stampa anche la lunghissima Antropova.
Veneriano 5,5 – Pochi palloni in attacco, soprattutto in avvio, mostra comunque precisione. Poco efficace a muro contro i centimetri di Sassuolo.
Zingaro 5,5 – Fatica contro i centimetri delle avversarie e va fuori giri nel terzo set. Ritrova poi la strada con buoni spunti nel tie-break.
Michieletto 5,5 – In attacco si fa sentire col suo braccio mancino ma pecca di continuità. Tanto cercata in ricezione, dove non è impeccabile.
Garzonio 6,5 – In ricezione sbriga perfettamente la normale amministrazione. In difesa mostra già un’ottima condizione e regala salvataggi da applausi.
Sartori 6 – Gioca solo il tie-break e mette subito punti in cascina facendo valere i suoi centimetri. Perchè non provare prima a metterla in campo?