Giovedì 30 Luglio 2020

Bea, le cocche e i sogni: «Una Futura che piace»

Le sensazioni della team manager Francesconi

Uno degli ingranaggi più nascosti ma al tempo stesso preziosi per far sì che all’interno del motore della Futura Giovani giri tutto al meglio è rappresentato da Beatrice Francesconi. Arrivata in punta di piedi dopo una brillante carriera sui campi, Bea si è pian piano calata nei nuovi panni di team manager, si è rimboccata le maniche ed ora rappresenta una figura indispensabile all’interno del club biancorosso.

«Ho chiuso la carriera da giocatrice proprio alla Futura, al termine della stagione valsa la promozione in A2 – racconta l’ex opposto parmense -. Tutto è iniziato quasi per caso: ho dato una mano alla società all’arrivo in Italia di Rebecca Latham e poi, a ottobre, la mia carica è diventata ufficiale. Mi fa sorridere vedermi in un ruolo diverso da quello di giocatrice. L’ho fatto per 15 anni, ora invece sto scoprendo e imparando una cosa del tutto nuova che mi piace e mi impegna molto». Francesconi ha il polso della squadra, trascorre molto tempo con le giocatrici ed il fatto di essere stata, fino a poco tempo fa, una di loro, agevola il lavoro. «Penso e spero che su alcuni aspetti il mio occhio abituato mi faccia notare particolari che altri non vedono – precisa la dirigente bustocca laureata in Ingegneria Gestionale-. Capisco alcuni bisogni delle ragazze e a volte mi è capitato di contrattare per loro un riposo, ad esempio. Il ruolo però è complesso e c’è tanto da imparare».

Vivere le partite a bordo campo per Francesconi è quasi una tortura. «Meglio giocare – ammette senza alcun dubbio -. Da fuori si sta male il doppio, e quando i match sono tirati è ancora più dura. Non nascondo che lo scorso anno, alla fine della gara di Trento (vinta 3-2 dalle cocche, ndr) sono scoppiata a piangere».

Dopo le prime settimane di preparazione, l’occhio clinico di Bea ha già inquadrato la Futura Giovani 2020/21. «Ho visto un grande entusiasmo che non credo sia solo frutto del lungo stop. Ho parlato con ognuna delle ragazze e tutte hanno una voglia pazzesca di lavorare, in piena sintonia con la filosofia della Futura e quindi sono molto contenta. Gli allenamenti sono tosti e per questo sono felice di guardarle da bordo campo, ma sono certa che pagheranno in vista di un campionato lungo e difficile».

Bea entra un po’ più nel dettaglio. «È un gruppo giovane ma con elementi che hanno già esperienza come Giuditta Lualdi, abituata a giocare gare di vertice. Poi c’è una leader silenziosa come Martina Veneriano ed il vero punto di riferimento, il condottiero: Serena Zingaro. Sono certa, però, che tutte nell’arco della stagione sapranno ritagliarsi un ruolo importante». La Futura Giovani può davvero puntare in alto. «Possiamo fare bene – chiude Francesconi -. Il gruppo ha ottime potenzialità ma il campionato sarà complesso con tante squadre ben assortite. Spesso ci si dà come obiettivo quello di fare meglio della stagione precedente, quindi testa bassa e lavorare».

Samantha Pini