Mercoledì 5 Giugno 2019

Cialfi, atto terzo Futura

“Entusiasta della conferma: non vedo l’ora”

Non c’è Futura Giovani senza Caterina Cialfi. La capitana del doppio doblete in serie B, la prima big a sposare il nuovo progetto dei Forte due estati fa, sarà la leader anche della prima avventura in A2 della società biancorossa, che non ha esitato a confermarla facendone il primo tassello del nuovo roster.

«Ne sono rimasta entusiasta» dice la ventitreenne milanese che non nasconde però di aver avuto qualche perplessità iniziale: «Non di carattere sportivo – precisa – perché la categoria me la sono conquistata sul campo e ci tenevo tantissimo a giocarla. I dubbi riguardavano la gestione di un impegno superiore rispetto agli ultimi due anni e la conciliazione con lo studio ( è iscritta alla facoltà di medicina, ndr). Nel momento in cui ho trovato pieno appoggio nella società e nel tecnico non ci ho pensato un attimo a dire di sì». Questa la differenza rispetto a due estati fa quando Cialfi rinunciò alla serie A1 (dopo due campionati con la Uyba) per dedicarsi allo studio: «Il volley è una parte importante della mia vita ma non è tutto» – disse allora.

Oggi, invece, le condizioni sono cambiate: «Non so che anno ci aspetta – continua Cialfi – ma sicuramente giocheremo ancora per vincere. Beninteso, non voglio dire che punteremo alla promozione però sono convinta che la società allestirà una squadra in grado di fare bene anche in A2. E poi rispetto a qualche stagione fa il campionato è cambiato ed il fatto che ci sia una sola straniera lo rende più “giocabile”. Certo, la fisicità inizierà a farsi sentire e noi finora non siamo state una squadra fisica però, lo ripeto, ho grande fiducia sia nel lavoro dei dirigenti che in quello di Matteo Lucchini».
Parole al miele quelle che Cialfi “dedica” al suo allenatore: «In queste due stagioni il nostro coach è stato fantastico, non ha sbagliato praticamente nulla, ha vinto tutte le scommesse (da Rrena il primo anno a Veneriano il secondo, ndr) e nei nostri trionfi c’è tanto di suo. Il suo miglior pregio? Sa nascondere i nostri punti deboli esaltando quelli di forza. Mi ricordo un’amichevole di fine anno contro Albese: erano due settimane che ormai non ci allenavamo più avendo già centrato tutti gli obiettivi eppure vincemmo il primo set facilmente. Gli dissi: “siamo proprio forti”. Ecco, questo è quello che siamo state l’anno scorso. È stata una stagione magica, per certi versi irripetibile perché s’è creata un’alchimia difficilmente riscontrabile altrove». Il difficile adesso sarà riproporla in un gruppo che inevitabilmente cambierà parecchie pedine: «Non vedo l’ora di iniziare» conclude Cialfi tornando ai suoi amati libri di medicina. Perché la pallavolo è importante, ma la vita è un’altra cosa.