Giovedì 16 Luglio 2020

Lo desideravo da tempo

Giuditta Lualdi felice del ritorno nella sua Busto

Un giro d’Italia lungo 8 anni con tappe a Casale Monferrato, Bolzano, Montichiari, Chieri e San Giovanni in Marignano. Poi il ritorno a casa: Giuditta Lualdi ha riabbracciato la sua Busto Arsizio scegliendo la Futura Giovani per vincere nel futuro più prossimo e sognare in grande.

«È stato un percorso lungo, fatto di tante esperienze e ora si conclude qui – conferma la centrale classe 1995 -. Devo essere sincera, non poteva andare meglio. Già la scorsa estate c’erano stati dei contatti con la famiglia Forte, ma avevamo capito entrambi che non era ancora il momento di fare questo passo importante. Quest’anno invece non ho avuto alcun dubbio e quindi è stato ancora più bello. Lo desideravo da tempo: appena hanno ufficializzato la fine della stagione, il mio primo pensiero è stato quello di muovermi per riuscire a realizzare questo desiderio e quindi sono contentissima».

Nel giro di poco tempo i sogni di Giuditta si sono avverati e mai ritorno a casa è stato così bello. «Ho un rapporto particolare con la mia famiglia, sono molto legata a loro e nel corso di questi anni ho sentito la mancanza di alcune cose base che è giusto che tutti abbiano – racconta la giocatrice che ha mosso i primi passi a Castellanza -. Ciò che più mi rende entusiasta è il fatto che alla Futura ci siano delle persone che, pur non conoscendo ancora bene, vedo uguali a me: ambiziose, che non si fanno sfuggire la possibilità di ottenere un risultato quando ci sono i presupposti per centrarlo e che lavorano con quella passione sana, vera, fondata su basi solide».

Tra la società biancorossa e Lualdi è stato subito amore. «Sono contenta che mi abbiano scelto, non era così scontato. E poi sono tornata proprio dove ho iniziato, con Matteo Lucchini. È stato lui tanti anni fa a dirmi di fare una scommessa su me stessa e provarci perché avrei potuto ottenere qualche risultato. Non mi ha seguito nel percorso, però è stata quella figura che ha girato la chiave nel quadro. Tornare adesso è bello e sono sicura lo sia anche per Matteo».

Giuditta è ambiziosa e determinata: «Non mi sarei fatta andare bene un compromesso se non avessi immediatamente capito che la società è sulla mia stessa lunghezza d’onda. Sono tornata a casa non per accontentarmi: ho obiettivi ben precisi e questa è la situazione che volevo», ammette schietta. E le sensazioni dei primi giorni di lavoro lo confermano: «Siamo un gruppo giovanissimo e questo ci dà una marcia in più perché ci porta ad essere tutte cariche. Inoltre c’è stato l’innesto di elementi più esperti per età e militanza in A2 ed è un connubio che può funzionare molto bene. Lavoreremo per sistemare tutti gli ingranaggi che dovranno portarci ad ottenere i risultati. Bisogna funzionare assieme per vincere. Nessuna farà mai mezzo passo indietro: pur senza conoscere ancora le mie compagne, ne sono certa».

Il futuro di Lualdi profuma di obiettivi ambiziosi e sogni importanti. «Al di là dell’A1, che è dove voglio arrivare – chiude -, voglio fare un salto di qualità: avere maggior costanza, capacità di lavorare su me stessa per colmare i gap tecnici che ho avendo iniziato tardi a giocare (a 16 anni, ndr). Sono sicura che Matteo sia la persona più adatta per questo e se dovessi mai centrare l’obiettivo dell’A1 con la Futura Giovani non esisterebbe nulla di più soddisfacente e bello. C’è tanto da lavorare ma è un percorso che faremo tutti assieme togliendoci grandi soddisfazioni».

Samantha Pini