Lunedì 30 Marzo 2020

Festa e quarantena: Io voglio tornare

Becca Latham è ora in Texas

Rebecca Latham è rimasta accanto alle compagne della Futura Giovani finchè ha potuto ma alla fine, a causa dei provvedimenti emanati dal suo paese d’origine, gli Stati Uniti, ha dovuto far rientro a casa. «Penso che questa sia stata la decisione più difficile che abbia mai dovuto prendere – ammette la giocatrice classe 1997 -. Ero molto coinvolta, avevo emozioni contrastanti. I miei amici e la mia famiglia mi dicevano di rientrare ma io volevo restare con la squadra e aspettare per capire se la stagione avrebbe potuto riprendere». Fatte le valigie in tutta fretta, il rientro a casa non è stato però una passeggiata.

«Ho dovuto affrontare un lungo viaggio che ha richiesto ben 26 ore – racconta “Becca” -. Durante la tratta da Milano a Roma, il volo successivo che avevo già prenotato è stato cancellato così ho dovuto fare scalo prima a New York, poi a Detroit e finalmente a casa. Ho indossato una mascherina per tutto il tempo. Ma alla fine ne è valsa la pena per poter rivedere i volti della mia famiglia quando sono arrivata ad Austin, in Texas».
Nemmeno il tempo di disfare i bagagli l’opposto ex Denver University era già pronta e connessa via telefono con il resto della squadra e dello staff.
«In quella occasione ci siamo vestiti in stile anni ’80 e abbiamo fatto una lezione di aerobica – spiega ridendo -. Le mie compagne mi mancano molto, così come gli allenamenti e lo staff tecnico ma per fortuna restiamo in contatto tramite videochiamate e lavori di gruppo».

Arrivata a Busto lo scorso agosto col ruolo di scommessa, la giocatrice texana si è subito rimboccata le maniche affrontando con la giusta grinta questa nuova sfida. Innanzitutto sul taraflex. «Come giocatrice sento di aver imparato tantissimo. Una sola stagione, e nemmeno intera, mi ha insegnato più tecnica di quanta ne abbia mai appresa in passato. I miei allenatori mi hanno detto che è come se fossi entrata in palestra bambina e poi cresciuta fino a diventare una giovane adolescente. Devo migliorare ancora molto ma mi ritengo già una giocatrice molto più tecnica e abile».. Ma anche fuori dal campo. «Ogni giorno trascorso in Italia mi ha fatto crescere – spiega -. Come persona ho scoperto tantissime cose della cultura italiana e questa esperienza mi ha insegnato come essere più indipendente». Ora Rebecca si gode un po’ di tranquillità. «Sono in quarantena a casa con la mia famiglia e i miei due cani – precisa -. Aspetterò con ansia notizie sul prosieguo della nostra stagione e spero che il mondo possa presto guarire da questo orribile virus». Con una bella fetta di cuore lasciata a Busto… «Voglio tornare in Italia ovviamente! Ma sul mio futuro e sui miei piani non posso ancora dire nulla».

Samantha Pini

Nella prima stagione in Italia quasi sempre in doppia cifra

Rebecca Latham ha di fatto chiuso la sua prima stagione da “rookie” nel campionato italiano con 337 punti totali in 21 gare disputate. Una media pari a 16,04 punti a partita con una percentuale offensiva del 35%. Durante la regular season, l’opposta americana è scesa solo due volte sotto la doppia cifra (alle seconda e alla quarta del girone di andata rispettivamente con 7 e 9 punti a referto). L’high risale invece allo scorso 5 gennaio in occasione del big-match sul campo di Trento quando “Becca” ha messo a segno ben 28 punti col 44% su 59 palloni attaccati. I muri totali sono stati 17 mentre gli ace 20. Proprio dai 9 metri Latham ha fatto registrare ua notevole crescita nel corso dell’annata, passando dai soli 4 realizzati all’andata ai 16 piazzati nelle restanti 12 giornate giocate tra ritorno e Pool Promozione.