Mercoledì 29 Gennaio 2020

Futura senza rammarico e con ancora tanta fame

Ha trascorso le ore che hanno separato la sua Futura Giovani dalla ripresa dei lavori dopo quattro giorni di riposo seguiti all’eliminazione nei quarti di Coppa Italia per mano di San Giovanni Marignano tra la sua amata pesca sul lago Pesorto, al confine tra Somma Lombardo e Varano Pombia, ed il piccolo Tommy. Matteo Lucchini, tecnico della sorpresa biancorossa, è sereno dopo una prima fase di regular season che, da qualsiasi angolo la si voglia vedere, è stata eccezionale. «L’inizio è stato complicato, più volte mi sono chiesto “cosa ci facciamo noi qui” durante le prime cinque giornate di campionato. Poi però qualcosa è cambiato ed ora eccoci a raccontare un altro campionato coi fiocchi comunque vada a finire». La sliding door della stagione ha una data ben precisa: lunedì 28 ottobre, all’indomani del crollo di Macerata, «dove è stato più lungo il viaggio hotel-palazzetto che la partita» scherza Lucchini, squadra e staff tecnico hanno un confronto in spogliatoio. «In quella riunione – confida Lucchini – abbiamo spiegato alla squadra che in questo campionato ci potevamo stare. C’è stato un confronto anche abbastanza duro ma ne siamo usciti rafforzati ed i risultati sono stati subito positivi». Inutile dire che il 3-0 rifilato a Trento di due settimane dopo sia stato la conferma: la Futura aveva tutto per far bene anche in A2 dopo la doppia promozione dalla serie B: «Rammarico per le prime giornate andate male? Proprio no e vi spiego il perché: questa squadra non aveva la minima esperienza in A2, sottoscritto compreso, quindi era quasi fisiologico che ci fosse un periodo di adattamento. Presa coscienza del nostro valore non ci siamo più fermati ma parlare di occasioni sprecate nelle prime sei giornate mi sembra eccessivo». Anche perché la sensazione è che se la squadra non gioca sempre al 100% possa perdere contro chiunque (o quasi): «Assolutamente d’accordo – sorride Lucchini – ed è per questo che considero eccezionale il nostro percorso. Non è facile giocare sempre a mille, soprattutto per un gioco dispendioso sotto tutti i punti di vista com’è il nostro». A proposito, credeva che la correlazione muro-difesa potesse fare la differenza anche in A2? lo credo che ogni allenatore, a qualsiasi livello, abbia le sue caratteristiche, lo alleno da 25 anni ed ho sempre “predicato” questo tipo di gioco. Prima di ottobre non sapevo se ciò potesse bastare anche in A2, oggi ne sono assolutamente convito anche se devo ammettere che la svolta c’è stata anche con la crescita della nostra fase punto». La soddisfazione più grande, al netto dei quattro punti strappati a Trento, è stata proprio questa: «Stiamo giocando con tre giocatrici che sono salite con noi dalla B1 (Cialfi, Veneriano, Zingaro) e tre che arrivano da B1 (Pinto e Garzonio) e B2 (Sartori) più un’americana (Latham) al primo anno in Italia. Vedere la loro crescita settimana dopo settimana premiata dai risultati è stato fantastico». Guai però, a pensare ad una Futura che affronti la pool promozione senza obiettivi: «Vorrebbe dire non conoscere me e soprattutto la famiglia Forte. Non ho mai parlato di obiettivi e non lo farò certo adesso – conclude Lucchini – ma chi si aspetta una Futura con la pancia piena si sbaglia di grosso».