Martedì 21 Gennaio 2020

Futura, quei dodici passi per firmare l’happy end

Un’impresa in dodici mosse, un capolavoro scritto settimana dopo settimana partendo dal fondo (della classifica) ed arrivando in paradiso (pool promozione) mettendosi alle spalle chi nel girone di andata l’aveva presa a pallate (Torino, Macerata, Montecchio) ma che in quello di ritorno è stata “rullata” da una squadra che ha completamente cambiato volto. La Futura Giovani che ha giocato le prime sei partite (cinque perse, una sola vinta) non è più la Futura Giovani che, dopo il 3-0 contro Trento, è deflagrata infilando 9 vittorie su 12 e conquistando la bellezza di 27 punti sui 36 disponibili. Cos’è successo? Troppo semplice dire che le cocche hanno “semplicemente” cambiato marcia: lo hanno fatto perché, allenamento dopo allenamento, hanno capito che la A2 non era un “mostro” ingiocabile bensì un torneo nel quale potevano tranquillamente convivere. L’aspetto mentale però, non può bastare a trasformare il brutto anatroccolo in cigno, soprattutto se dallo 0-3 di Macerata – il punto più basso della stagione – al comodo 3-0 di Marsala che ha sancito l’happy end sono trascorsi la miseria di 84 giorni. In questi due mesi e spiccioli Lucchini ha dato un “senso” ad un gruppo di atlete che, brave loro, si sono fidate ciecamente del loro tecnico assecondandolo in tutto. E così è nato il sestetto base, quello con Sartori e Pinto dentro in pianta stabile, ma che non ha fatto a meno di chi, leggi Zingaro (foto Blitz a sinistra) e Gallizioli, in quel sestetto ha dimostrato di poterci stare eccome lavorando settimana dopo settimana senza “immusonirsi” ma capendo le scelte del coach varesino e crescendo in quei fondamentali (attacco per la prima, muro per la seconda) che in A2 sono decisivi. Le ultime partite di Serena, donna Futura se ce n’è una insieme a capitan Cialfi (foto Blitz al centro), sono l’icona di cos’è oggi la formazione biancorossa: una squadra cresciuta esponenzialmente a muro (seconda nella classifica di specialità dietro Montecchio per punti a set – 2,92 contro il 2,98 veneto – e terza per punti complessivi alle spalle di Club Italia e Soverato, rispettivamente con 208 e 194), che ha trovato ritmo in attacco pur senza “spaccare” (34,7% di squadra, efficienza pari allo 0,26) e che ha blindato la seconda linea (30,9% di perfetta). Far punto alle biancorosse in certe partite diventa impresa titanica tant’è vero che la correlazione muro-difesa è diventata la coperta di Linus che risolve i problemi. Messa in ghiaccio la salvezza, adesso viene il bello ed al tempo stesso il difficile: giocare faccia a faccia con le big della categoria può diventare un modo per “tirare” maggio avendo già raggiunto l’obiettivo oppure, con la testa sgombra, il modo per dare fastidio a tutti e giocarsi le proprie chance fino in fondo. Conoscendo l’ambiente Futura opteremmo per questa seconda opzione…