Sabato 5 Ottobre 2019

La Futura sa vincere

Mauro Chiappafreddo guida il Cus Torino primo avversario delle cocche

II doppio anno sabbatico speso a “spiegare” pallavolo a società minori (prima nella sua Amelia, poi nella rivoluzionata River Volley Piacenza) ha ricaricato Mauro Chiappafreddo, che quest’estate si è rimesso in gioco accettando T invitante proposta del Cus Torino e ritrovando quella serie A lasciata a gennaio 2017 quando venne esonerato a Scandicci. «Mi mancava l’adrenalina che ti regala questo sport» – dice con la consueta serenità l’ex tecnico, tra le altre, di Villa Cortese (per pochi mesi nel 2013) e Modena che sulle ultime due esperienze lontano dalla pallavolo che conta spiega: «D primo anno volevo tornare vicino casa, mentre il secondo mi ha chiamato la vecchia dirigenza di Piacenza proponendomi un progetto giovanile di alto livello che mi affascinava e col quale rimango tutt’ora in contatto dopo gli ottimi risultati raggiunti a maggio (doppia finale regionale con under 16 e 18, ndr)». La serie A però, è un’altra cosa: «Quest’estate mi sono arrivate tre proposte (una dalla Romania, le altre due dall’Italia, ndr): non me la sono sentita di lasciare nuovamente la famiglia, quindi la scelta è ricaduta sull’Italia e l’opzione Torino era quella che più affascinava». Il perché è presto spiegato: «Il progetto è meraviglioso perché stanno provando ad importare il sistema americano dei college. A parte le due “vecchiette” Gobbo e Lotti e la giovanissima Severin (che frequenta ancora il liceo), tutte le atlete sono studentesse universitarie del Cus e vengono stipendiate da una borsa di studio Agon». La mattina sui libri, il pomeriggio in palestra: «Quando lo sponsor quest’estate si è ritirato la dirigenza voleva abbandonare la serie A ma il politecnico ha spinto per continuare ed ha “imposto” questo modello: studi, segui il piano universitario ed io ti pago per giocare in serie A». Dimentichiamoci dunque, quel Cus che lo scorso anno s’è arrampicato fino alla semifinale playoff persa con Orvieto: «La squadra è stata stravolta, sono rimaste solamente la capitana Gobbo (a proposito di “cervelli”, doppia laurea e responsabile del reparto volley dello stesso Cus, ndr), Mabilo e Gamba. Conosciamo i nostri limiti ed i nostri valori ma non per questo partiamo battuti». Il gruppo non gli dispiace: «Siamo un po’ leggeri in attacco (e la netta sconfitta per 3-0 di giovedì in amichevole a Mondovì lo conferma, ndr) ma abbiamo fame» dice Chiappafreddo che sulla Futura spiega: «Viene da due anni fantastici dove ha quasi sempre vinto quindi sa come si fa. Ho visto pochissimo di loro e conosco solamente due giocatrici (Pistoiesi e Cialfi) ma mi par di capire che sono una squadra caparbia, non hanno tanti centimetri in attacco ma sbagliano pochissimo e difendono l’impossibile. Ci sarà da faticare, sarà una battaglia ma siamo pronti». Idee chiare anche su obiettivi e stimoli personali: «In A2 si vince con la voglia e la determinazione. Se il nostro obiettivo è la salvezza, il mio personale è quello di lavorare in serenità cercando di lasciare qualcosa di mio a questo gruppo. La mia filosofia – conclude Chiappafreddo – è lavorare al massimo della professionalità senza prendersi troppo sul serio».