La Prealpina del Lunedì, 16 Aprile 2018

La mossa del coccodrillo, la pressione e i pronostici: ecco i segreti della Futura

Francesconi, Rigon e Rrena raccontano l’impresa

Ha messo a terra l’ultima palla, quella che ha regalato alla Futura Giovani la serie B1. Beatrice Francesconi è una delle grandi protagoniste della stagione da incorniciare della squadra di Matteo Lucchini e ora si gode l’effetto che fa. “Sono emozioni bellissime – racconta l’opposta classe 1988 -. Non ci nascondiamo, la nostra è stata una cavalcata trionfale ma non certo una passeggiata. Un risultato frutto della fatica quotidiana di un gruppo che pian piano si è creato e che ha saputo arrivare alla vittoria prima della Coppa Italia e poi del campionato. Meglio di così non potevamo fare”. Francesconi svela uno degli ingredienti fondamentali della grande stagione biancorossa. “Non si può mai prescindere dal lavoro quotidiano. Abbiamo messo grandissimo impegno in palestra, questa la nostra arma vincente indipendentemente dai nomi in rosa e dalle scommesse fatte. A settembre eravamo tante persone nuove, con esperienze diverse che alla fine lo staff è riuscito ad amalgamare e portare alla vittoria”. Attraversando anche momenti difficili. “Soprattutto all’inizio – precisa Bea -. La prima sconfitta contro Albisola ha bruciato per parecchio, poi l’infortunio di Merlotti: questi sono stati i momenti più complicati da superare”. Merito anche di una società che ha saputo creare il clima ideale. “Non ci ha mai messo pressione. Anche nei momenti in cui vincevamo ma non esprimevamo un buon gioco la società non ci ha mai detto nulla – precisa -. Ci sono stati sempre vicini e ci hanno incoraggiato”. E vedere tutte le ragazze del settore giovanile trasformarsi in ultras è la riprova dell’umiltà creata in casa Futura. “Davvero un bel segnale – conferma Francesconi -. Frutto del tanto lavoro fatto per allestire un buon gruppo giovanile e una coesione verticale tra tutte le squadre”.
Giulia Rigon era la più incredula a fine partita. La centrale ex Lugano pone l’accento su uno degli ingredienti che hanno fatto grande il gruppo biancorosso. “La sincerità. Siamo tutte trasparenti e oneste, appena c’è un minimo problema lo diciamo. Abbiamo trovato il giusto mix, con le atlete grandi che correggono e seguono noi giovani. E’ come avere piccoli allenatori in campo”. Ed è proprio Giulia l’artefice indiretta della “mossa del coccodrillo”. “Tutto è nato a metà stagione da uno dei miei amici – spiega -. Per gioco ha iniziato a mimare con le braccia il movimento della bocca del coccodrillo ad ogni mio muro; e da lì è diventata una mania con il peluche del coccodrillo e quelli gonfiabili a bordo campo”.
I retroscena del pre-gara contro Romagnano li rivela Melissa Rrena. “Ero agitatissima. In spogliatoio ognuna di noi faceva la sua previsione: chi diceva che avremmo perso 3-1, chi vinto 3-2, alla fine l’ha azzeccata Francesconi che aveva pronosticato una vittoria per 3-1”.

Samantha Pini